
Gallinelle
Attendendo la Pasqua ci siamo fornite di un sacchettone di ovetti di cioccolata che per il caldo inconsueto a casa sono stati messi in frigorifero. In montagna i cioccolatini si conservano invece duri come le uova sode e non c’è il rischio che si sciolgano nemmeno se vengono infilati nelle pance delle gallinelle di lana.
Abbiamo imparato a confezionarle dalle vecchiette del paese, tradizionalmente, quando la cioccolata era quasi sconosciuta, erano molto più grandi, adesso, così miniaturizzate sono ancora più belle. Attendiamo Elisa e Eleonora per condividere gli ovetti, le due bimbe hanno un rapporto un po’ ambivalente con gli animali da cortile: quando hanno realizzato che le galline a volte finiscono in pentola è stato loro raccontato che le malcapitate si stavano comportando male, mettendo scompiglio nel pollaio. Le bambine hanno quindi accettato l’inevitabile con un moralismo molto convinto, a noi questa storia fa sorridere, ci ricorda una celebre scena del film Un americano a Roma, quando Alberto Sordi si avventa su un bel piatto di spaghetti rimproverandoli per l’insolenza con la quale l’avevano provocato.