
Uova di Pasqua
Nonna Giuseppina portava a benedire le focacce pasquali confezionate intrecciando la pasta intorno ad un uovo non sgusciato. Altre uova venivano rassodate insieme a bucce di cipolla che le coloravano e poi venivano tranquillamente consumate senza rischi per la salute.
Oggi gli ovetti di cioccolata vengono venduti tutto l’anno con sorpresine rigorosamente vietate sotto i 36 mesi perché i piccolissimi tendono a non fare differenza tra ciò che è commestibile e quanto potrebbe soffocarli e c’è un certo rischio ad offrire le due cose insieme. Nelle pasticcerie è il trionfo della cioccolata, mentre i fiori di zucchero rappresentano l’esplosione della primavera. Da piccole rimanevamo estasiate proprio dalle uova più decorate, così perfette, sgargianti e dolci. Nessuno ci aveva ancora istruite sul rischio di diabete, soprappeso e dislipidemia, allora l’avidità era peccato di gola, oggi, meno colpevolizzata, è diventata una malattia.