
Ricami e strappi
Una legge generale da accettare, volendo collezionare antichi pizzi e lini, è che più sontuosi sono i ricami, più grandi sono i buchi e gli strappi che richiedono complicati restauri, a volte del tutto impossibili. Le tele più preziose, invece di essere conservate come cimeli, venivano usate nella vita di tutti i giorni, abitudine che probabilmente denotava una larghezza di mezzi, mentre i corredi che restavano prudentemente nell’armadio erano destinati a venir tramandati alle future generazioni, a noi appunto, che dopo cent’anni ci impegniamo a trattarli con il massimo rispetto.
C’erano nonne e bisnonne che ricamavano con fili colorati e allora spensieratezza e allegria suggerivano di non curarsi di tramandare i propri lavori alle nipoti e di godere appieno le tovaglie che rendevano deliziose le tavole ben imbandite. Certo se avessero immaginato la nostra delusione si sarebbero prese più cura di capolovari che oggi nessuno saprebbe riprodurre.