
Trapunta
Laura ama i lavori piccoli, si diverte a miniaturizzare gli orsetti, raramente si cimenta in imprese di ampio respiro. È un peccato, perchè, quando lo fa, il risultato la premia: la trapunta in seta ha riscosso l’entusiasmo di tutta la famiglia. I colori sono quelli dell’autunno, di una stagione gioiosa, un tempo di foglie che si posano allegramente al suolo. Lo schema è geometrico: rettangoli ed esagoni si armonizzano in un disegno originale, ha la grazia di una lacca giapponese.
Cristina ne è molto ammirata e pensa anche lei di ripartire con l’ennesimo copriletto. Ne ha fatti molti all’uncinetto, il suo preferito si è praticamente dissolto con l’uso, il filato era molto bello, ma delicato. Oggi saprebbe scegliere meglio, il suo problema è che, avendo stabilito il proprio regno in cucina, è tutta presa da presine, set all’americana e tovaglie. Ammira il copriletto di Laura, che, ben stirato e disteso sul letto, corre ben pochi rischi. La biancheria da tavola di Cristina invece è insidiata da cibi appiccicosi, unti e speziati con quel flagello che è la curcuma, buonissima ma responsabile di macchie gialle indelebili.